Prima villa tra quelle stabiane distrutte e sepolte dalla eruzione del Vesuvio del 79 d.C. ad essere esplorata in epoca borbonica. Risalente alla età augustea occupava oltre 11.000 mq. L'accesso, malgrado la visita della cancelliera tedesca Angela Merkel (2015) è quanto di più anticlassico ed inestetico si possa immaginare: è incredibile come in Italia non si paghi un euro per visitare la villa (come è incredibile che non si paghi un visto di ingresso in Italia stessa da riservare solo al mantenimento degli immensi beni culturali di cui disponiamo a fini turistici).Gli ambienti di soggiorno presentano una pavimentazione a mosaico bianco nero geometrico databile tra età repubblicana e 79 d.C.; le decorazioni parietali sono in III e IV stile iniziale. In qualunque nazione basterebbe una villa romana così per farne punto attrattativo: qui, nel pianoro di Varano, a Castellammare di Stabia (cittadina poco ridente come tante della degradata Campania, ci sono le ville stabiane di San Marco (dal nome di una cappella, Arianna e Secondo Complesso ed altre ville ancora sepolte; qui vicino vi sono Pompei, Ercolano ed Oplontis che valgono un patrimonio inestimabile ma mai adeguatamente sfruttato e tutelato. Quousque tandem...?